E’ una forma di elettroterapia analgesica con corrente continua unidirezionale usata per trasportare all’interno dei tessuti delle sostanze medicamentose sfruttando la loro capacità di trasformarsi in ioni quando disciolte in soluzione acquosa. Gli ioni con le loro cariche elettriche positive o negative utilizzano il flusso di corrente penetrando, attraverso la superficie cutanea, all’interno dei tessuti. Affinché la sostanza farmacologicamente attiva penetri è necessario che sia ionizzabile cioè suddivisibile in particelle caricate elettricamente, oltre a possedere un peso molecolare molto basso. L’apparecchiatura, è costituita da un erogatore di corrente elettrica continua unidirezionale, collegato ai due elettrodi di cui uno imbevuto della soluzione farmacologicamente attiva.

Un atleta nel corso di una seduta di ionoforesi

Indicazioni terapeutiche: sono diverse e sono in relazione al tipo di farmaco utilizzato: alterazioni circolatorie periferiche; artrosi, artriti, borsiti e affezioni post-traumatiche; tendiniti e affezioni infiammatorie superficiali in genere.
Precauzioni: vengono fornite delle spugnette individuali.
Controindicazioni: in presenza di dermatiti, ferite, abrasioni, ipoestesia, allergie, vasculopatie, gravi disturbi cardiaci, portatori di pace-maker e di metallo intratessutale, gravidanza.